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Norme e direttive

Operiamo in un mercato globale regolamentato in molti paesi, pertanto,
dobbiamo gestire requisiti che possono essere molto diversi tra paesi o regioni.
L’obiettivo comune dei nostri product manager e dei nostri reparti è quello di offrire prodotti affidabili, durevoli e performanti nel rispetto del regolamento e/o delle norme di ogni territorio in cui vengono utilizzati.
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Norme e certificazioni

Tutto quello che c'è da sapere sugli standard dei DPI

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Standards

EN354 LANYARDS

Connection elements or equipment component. A lanyard can be in rope made of synthetic fibres, in metallic rope, in strap or in chain.
CAUTION: A lanyard without energy absorber must not be used as a fall arrest equipment.

ANSI (US American National Standards Institute) Z87.1

La norma specifica i requisiti generali e minimi, i metodi di prova, la selezione, l’utilizzo e il mantenimento dei protettori oculari e del viso.

GS-ET 29

Requisiti, prestazioni, metodi di prova per gli schermi facciali che forniscono protezione contro l'arco elettrico.

ANSI (US American National Standards Institute) S3.19 - 1974

Tale norma defi nisce il metodo di prova per defi nire il livello di attenuazione del rumore (NRR Noise Reduction Rating) del dispositivo di protezione dell’udito, in base alle raccomandazioni dell’EPA (US Environmental Protezione Agency). Le norme sono inoltre conformi al 29CFR 1910.95, il programma di conservazione dell'udito.

ASTM-F-2178-12

Metodi di prova standard per determinare l'indice d'arco elettrico e specifiche standard per i prodotti di protezione del viso.

EN ISO 11612

PROTEZIONE PER I LAVORATORI ESPOSTI AL CALORE E ALLE FIAMME

Protezione contro calore e fiamme. Tale norma specifica i requisiti di prestazione per i materiali e gli indumenti protettivi contro il calore e le fiamme. Si applicano agli indumenti fabbricati con materiali flessibili destinati a proteggere il corpo umano, ad eccezione delle mani, dal calore e/o dalle fiamme.


Vengono testati:

Test Codice Prestazioni
Propagazione di fiamma limitata A A1 e/o A2
Calore convettivo B Da B1 a B3
Calore radiante C Da C1 a C4
Proiezione di alluminio in fusione D Da D1 a D3
Proiezione di ghisa in fusione E Da E1 a E3
Calore da contatto F Da F1 a F3

 

MAIVE2
EN ISO 11612

A1 A2 B1

C1 E3 F1

EN ISO 27065 - INDUMENTI PROTETTIVI INDOSSATI DAGLI OPERATORI CHE APPLICANO PESTICIDI LIQUIDI

L'abbigliamento protettivo di livello C1 è adatto quando il rischio potenziale è relativamente basso. L'abbigliamento protettivo di livello C1 fornisce la protezione minima e non è adatto all'uso di formulazioni concentrate di pesticidi. Può essere utilizzato come abbigliamento protettivo di base insieme ad altri articoli quando il rischio potenziale è relativamente più elevato.


Gli indumenti di protezione di livello C2, compresi quelli di protezione parziale del corpo, sono adatti quando viene stabilito che la protezione richiesta è superiore a quella fornita dagli indumenti di protezione di livello C1. L'abbigliamento protettivo di livello C2 fornisce generalmente un equilibrio tra comfort e protezione. Questo abbigliamento protettivo non è adatto all'uso di formulazioni concentrate di pesticidi. Può essere utilizzato come abbigliamento protettivo di base insieme ad altri articoli quando il rischio potenziale è relativamente più elevato.


Gli indumenti protettivi di livello C3, compresi quelli di protezione parziale del corpo, sono adatti laddove sia stato determinato che il rischio potenziale è elevato. Per le tute monouso di livello C3 sono necessarie misure precauzionali, come l'uso a breve termine, in quanto queste tute possono generare un calore eccessivo, con conseguente stanchezza e stress da calore. L'abbigliamento protettivo di livello C3, compreso quello di protezione parziale del corpo, è adatto all'uso di pesticidi diluiti e di pesticidi concentrati. Il rischio deve essere valutato sulla base della tossicità del prodotto fitosanitario (fare riferimento alla sua etichetta) e del grado di esposizione dell'operatore. Ad esempio, è facile capire che l'esposizione dell'operatore sarà molto più elevata quando si spruzza con un trattore a cabina aperta rispetto a quando si usa la spruzzatura a grilletto manuale.

EN 14058

ABBIGLIAMENTO DI PROTEZIONE CON IL CLIMA FRESCO

Tale norma specifica i requisiti ed i metodi di prova della performance degli articoli d’abbigliamento (gilet, giacche, cappotti, pantaloni) di protezione contro il clima fresco.


Tali abiti saranno utilizzati ad una temperatura moderatamente bassa (-5°C e più) per proteggere contro il raffreddamento locale cutaneo. Non sono utilizzati unicamente per attività all’esterno come ad esempio nell’edilizia, ma possono ugualmente servire per attività all’interno, come ad esempio nell’industria alimentare.


Non é sempre necessario in questi casi che l’abbigliamento sia fatto di materiali permeabili o impermeabili all’acqua. Le richieste corrispondenti sono dunque facoltative nella presente Norma.

X : Classe di resistenza termica, Rct

X : Classe di permeabilità all’aria, AP

X : /cler dell’articolo d’abbigliamento

X : Classe di resistenza alla penetrazione dell’acqua WP (Opzionale)

 ALASKA3


 
EN14058

2

2

0,221 m². K/W

X

 

 

 

 

 

 

Isolamento
I cler
M².K/W
Operatore immobile in piedi, 75 W/m²
Velocità dell'aria
0.4 m/s 3 m/s
8h 1h 8h 1h
0.170 21 9 24 15
0.265 13 0 19 7
0.310 10 -4 17 3

 

EN 17353

DISPOSITIVI CON VISIBILITÀ MIGLIORATA PER SITUAZIONI A MEDIO RISCHIO

Questa norma specifica i requisiti relativi ai dispositivi con visibilità migliorata sotto forma di indumento, o dispositivo, in grado di segnalare visivamente la presenza dell'operatore.

L'attrezzatura con visibilità migliorata è destinata a fornire visibilità a chi la indossa in situazioni a basso o medio rischio in tutte le condizioni di luce diurna e/o con l'illuminazione dei fari del veicolo o dei fari al buio. Questa norma non si applica ai dispositivi ad alta visibilità in situazioni ad alto rischio che sono coperti dalla norma EN ISO 20471.

TIPO A TIPO B TIPO AB

Giorno

Condizioni di oscurità

Luce del giorno,
crepuscolo e condizioni di oscurità

Dispositivi che utilizzano
materiale fluorescente
Dispositivi che utilizzano materiale retroriflettente Dispositivi che utilizzano materiale fluorescente
e materiale retroriflettente o con
prestazioni combinate
  B1 (sospensione libera)  
B2 (membri) AB2
B3 (sul tronco o sul tronco e sugli arti) AB3

 

Superficie minima in m² per il tipo B1 e B2:

  B1 B2
Materiale riflettente 0,003 0,018

 

Superficie minima in m² per il tipo A, B3 e AB:

  A B3 AB A B3 AB
Altezza h dell'utilizzatore h < 140 cm h > 140 cm
Materiali fluorescenti 0,14 - 0,14 0,24 - 0,24
Materiali riflettenti - 0,06 0,06 - 0,08 0,08
Dispositivi a prestazioni combinate - - 0,14 - - 0,24

 

EN1073-2 ABBIGLIAMENTO DI PROTEZIONE CONTRO LA CONTAMINAZIONE RADIOATTIVA

Questa normativa specifica i requisiti ed i metodi di prova dei capi d’abbigliamento di protezione non ventilati contro la contaminazione radioattiva sotto forma di particelle.

I capi d’abbigliamento di questo tipo sono concepiti per proteggere unicamente il corpo, le braccia e le gambe dell’utilizzatore, ma possono essere utilizzati con accessori che ne proteggono altre parti del corpo (ad esempio, stivali, guanti, apparecchi di protezione delle vie respiratorie - APR).

I capi d’abbigliamento vengono classificati secondo il loro fattore di protezione nominale (rapporto tra la concentrazione delle particelle di prova nell’atmosfera ambientale e la concentrazione di particelle di prova all’interno del capo d’abbigliamento), determinato in rapporto alla fuoriuscita totale verso l’interno (rapporto tra le concentrazioni di particelle all’interno del capo d’abbigliamento e all’interno della camera di prova).

Le classi sono le seguenti:

CLASSE FATTORE DI PROTEZIONE NOMINALE
3 500
2 50
1 5

 

EN342 - ABBIGLIAMENTO DI PROTEZIONE CONTRO IL FREDDO

Tale norma specifica i requisiti ed i metodi di prova della performance degli abiti di protezione contro il freddo a temperature inferiori a - 5°C (frigoristi / freddo estremo).


Si distinguono due tipi d’abito:


Il capo d’abbigliamento: copre una parte del corpo, es. parka, giacca, cappotto.
Il completo: copre l’intero corpo (tronco + gambe), es. tuta, parka e salopette a bretelle.


X (sottoabito B/C/R) : /cler dell' abbigliamento
X: Classe di permeabilità all’aria, AP
X: Classe di resistenza alla penetrazione dell’acqua WP (Opzionale)

NORDLAND


 
EN342

0,358 m².K/W (B)

3

X

 

Isolamento
I cler M².K/W
Operatore in movimento che svolge un'attività
Leggero
115 W/m²
Moderata 170 W/m²
Velocità dell'aria
0.4 m/s 3 m/s 0.4 m/s 3 m/s
8h 1h 8h 1h 8h 1h 8h 1h
0.265 3 -12 9 -3 -12 -28 -2 -16
0.310 -2 -18 6 -8 -18 -36 -7 -22
0.390 -9 -28 0 -16 -29 -49 -16 -33
0.470 -17 -38 -6 -24 -40 -60 -24 -43
0.540 -24 -45 -11 -30 -49 -71 -32 -52
0.620 -31 -55 -17 -38 -60 -84 -40 -61

 

EN ISO 374-5 CONTRO I PERICOLI DEI MICROORGANISMI

La norma EN ISO 374-5 precisa le esigenze ed i metodi di prova per i guanti di protezione destinati a proteggere l’utente dai microorganismi (muffe e batteri, virus).

Penetrazione di muffe e batteri (testata in base alla norma EN374-2): Test con cui si verifica la tenuta all’acqua ed all’aria del guanto.

Penetrazione dei virus (testata in base al metodo B dell’ISO 16604): Processo che determina la resistenza alla penetrazione da patogeni veicolati dal sangue.

– Metodi di prova che utilizzano il batteriofago Phi-X174.

Il guanto, a seconda del tipo, avrà il seguente pittogramma :

 

 

Esempi d’utilizzo:

L’ambito di utilizzo è determinante perché, a seconda dei casi, il guanto dovrà eventualmente combinare diverse proprietà per soddisfare le esigenze di protezione necessarie. È quindi importante fare riferimento agli ambiti di utilizzo previsti ed ai risultati dei test effettuati in laboratorio indicati nelle istruzioni d’uso. Tuttavia si consiglia di verificare se i guanti sono adatti all’utilizzo previsto effettuando test in anticipo, perché le condizioni sul posto di lavoro possono essere diverse rispetto al tipo di test ed in funzione della temperatura, abrasione e degradazione.